GABRIELE SOMONGINI


GABRIELE SOMONGINI

"LA NAVE DEI FOLLI e le sue meraviglie approdano a PALAZZO CIPOLLA" ,
Il Tempo, Roma 2017.

(…)la travolgente, e ancora oggi quanto mai attuale, opera di Brant ha innescato la fertile immaginazione di un’artista come Patrizia Comand, da sempre interprete della pittura fantastica e visionaria. Ne è nato, fra il 2013 e il 2014, un quadro enorme (quasi nove metri di lunghezza per due di altezza) ed ipnotico (…) Un’opera colma di riferimenti all’antico poema satirico ma poi immersa pienamente nella nostra attualità, come una sorta di allegoria grottesca sulla deprimente e pazzesca italietta in cui ci troviamo a vivere.

Folgorato da quest’opera ambiziosa e sorprendente, il Prof. Emmanuele F.M. Emanuele, presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, ha voluto esporla, insieme a venti disegni preparatori, nel Museo di Palazzo Cipolla, dove da oggi è presentata al pubblico. (…)Partendo da maestri del calibro di Bruegel il Vecchio e Bosch, che fustigavano ferocemente vizi e debolezze del proprio tempo, Patrizia Comand ha poi messo a frutto, nella luce e nei colori, l’esuberanza immaginativa e pittorica dell’arte centroamericana e sudamericana, avendo vissuto per alcuni anni fra El Salvador, Guatemala e Messico.

Ecco allora un trascinante piano sequenza pittorico in cui sono protagoniste le allegorie della Cupidigia e della Speculazione finanziaria, quest’ultima personificata da una sorta di rozzo uomo dalla fattezze primitive, assiso in trono e circondato da adulatori. La Verità, invece, nuda, siede sopra tre specchi in cui ogni osservatore può guardarsi per cercare se stesso, con sincerità. La Menzogna ha le gambe corte mentre la Famiglia, ormai tiranneggiata da figli sempre più viziati e capricciosi, è raffigurata su una zattera alla deriva. L’Intellettuale è un narcisista spocchioso che porta con fierezza il vessillo su cui è scritto “Ego sum”, invece che “cogito ergo sum”.

Di grande impatto e fortemente critici sono i riferimenti all’attualità italiana. La Magistratura è presentata come un Re Sole tirannico che procede però con la lentezza di una lumaca su un asse logoro. I mass media, visti come istigatori di discordia, hanno i loro portabandiera nel “prestigiatore” Gad Lerner e nelle varie televisioni pubbliche e private mentre Marco Travaglio è una sorta di funambolo o trampoliere che cammina guardandosi in mille specchi mentre, sotto di lui, si muove senza posa lo scacchiere della politica interessata solo alla conquista di una poltrona.

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